La metodologia didattica del “Cantar leggendo” si riconduce alle indicazioni di Zoltán Kodály e prima ancora alle geniali intuizioni di Guido d’Arezzo. Il problema che si presentava nel X secolo a Guido d’Arezzo era quello di poter insegnare ai bambini, con un sistema semplice, a decifrare il linguaggio dei suoni e quindi cantare con facilità a prima vista canti mai uditi.
Dopo quasi un millennio lo stesso problema si presenta così a Zoltèn Kodály: come poter leggere la musica in modo semplice che privilegia il suono alla cerebralità dei nomi. Zoltán Kodály trovò nella pedagogia musicale di Guido d’Arezzo la genuina radice di una pedagogia sicura e funzionale e sulla matrice guidoniana fondò la sua linea didattica.
Roberto Goitre, quando in un suo viaggio in Ungheria sii conto dei brillanti di questo lavoro, non perse tempo: avevo trovato quanto anni fa, l’idea madre del suo progetto di alfabetizzazione musicale. Esaminò progetti e programmi della scuola ungherese e sosteniamo studi la metodologia di Kodály e in modo particolare quella di Guido d’Arezzo.
Nel 1972 era pronto il “Cantar leggendo” un libro appunto più da cantare che da leggere!